Niente di più semplice. Dal vederla da sopra il cielo a sprofondare sotto gli inferi era questione di un attimo. E ci si risvegliava sorpresi all’improvviso come quella volta in cui, respirando poggiati al mondo, si rimaneva in quella sottilissima striscia tra la pioggia violenta e il limpido del cielo. Troppo facile vedere il buio affogati sotto l’acqua, troppo semplice veder la luce sotto il sole che t’abbaglia. Erano nubi nere e luce immensa, diluvio funesto e terra arida, coraggio e desolazione, distrazione e confusione. Avevo provato a respirare soffocato dalla polvere che mi trovavo a pestare incautamente, tra sorrisi , lacrime speranze, passioni e nodi alla gola. Il viaggio era zeppo di fermate e tra un binario e l’altro quel gran treno si doveva pur fermare. Tra mille dubbi l’unica certezza rimaneva che il tragitto da qualche parte era comunque scritto e le tappe in gran parte decise da chissà chi e chissà perché. Si trattava di scendere un attimo, osservare la stazione, prenderne atto e sorriderle comunque che scavando e scavando un motivo ci doveva comunque essere stato. Non centravano i lavori stavolta, nè le carriere né le villette con giardino 7 camere 3 bagni e il pavimento in marmo. Aveva senso solo se scendendo ti fermavi un attimo, la osservavi con attenzione, le sorridevi in faccia e continuavi a cercare testardo, sicuro che prima o poi, in qualche modo un senso sarebbe comunque venuto fuori..
mercoledì 13 febbraio 2008
Viaggio
Pubblicato da Gandhi alle 20:13
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9 commenti:
Presa dalla frenesia ed eternamente impegnata ed economizzare i tempi, sempre e comunque, ero scesa di corsa dal mio treno ed ero balzata rapidamente sul prossimo convoglio. Ma, chissà, forse distratta da un minuscolo dettaglio (due occhi lucenti, 2 mani intrecciate, il sorriso di un bimbo o la carezza amorevole di una madre) era mancata la giusta perizia. Una corsa verso il mio posto e uno sguardo al finestrino per osservare il paesaggio cn un po' di curiosità e anche un po' di confusione. E dopo quei mille km, la scoperta: avevo preso il treno sbagliato! E così mi trovo lungo un percorso a cui nn appartengo, nella speranza di ritrovare, in una delle mille stazioni cui approderò, il vagone giusto e riprendere il mio viaggio da dove lo avevo interrotto.
Quanto dovrò aspettare?
complimenti per la foto e per il post
ciao gandhi! mi manchi sti giorni , mi mancate un pò tutti voi ... da un bacio ad elena da parte mia!
Anche io ho voglia di vederti Guagliò
Minchia tu ti droghi e scrivi cose sconvolte e doris ti da corda...
Qnd vieni ti frusto
Ma se guardi solo le figure Rutto
E tu mandi gli sms e qndo ti scrivo nn mi rispondi...
eh eh ti piacerebbe che guardassi solo le figure....sono uno dei pochi che legge i tuoi deliri invece...
chupa
@ do':se sono a lavoro ogni tanto scoppia qlcosa poi mi dimentico in mezzo al casino
Ohhh quasi quasi non torno. Ti devo un sacco di soldi!! Haha, dai torno altrimenti Elena ti sfratta.
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