lunedì 16 marzo 2009

Amore mio


Camminiamo in silenzio lungo il viale uno accanto all’altro e non ci diciamo che poche parole. Non ho mai sentito il profumo dei suoi capelli. Mi piacerebbe sentirlo. Il naso alla fine non mi manca, quello no che non mi manca. Mi volto e la guardo un attimo con la coda dell’occhio. E’ bella, particolarmente bella quando sorride. Bambini lungo il viale si rincorrono – Dici che piove? – mi dice, ma non rispondo. Non lo so se piove, non ci ho mai capito niente del tempo, isobare e cose del genere, neanche quando ho fatto fisica e chimica e tutte le materie dove c’era qualche attinenza con la matematica e i segni, due c’avevo, tre al massimo c’avevo.

I capelli legati in una coda a scivolare fino al seno. - Chissà quante volte ha detto ti amo – penso – chissà a chi lo ha detto e se ci ha creduto veramente, se ha creduto di amarlo per un momento o se ha pensato di poterlo amare a lungo, in eterno – penso

- Lo sai perché non riesco a lasciarmi andare? – dice e abbozza un mezzo sorriso. Il sole nasconde i suoi raggi dietro ad una nuvola per un attimo poi esce fuori Cucù, ed esce fuori il sole Cucù e ci avvolge con i suoi raggi – Lo sai perché non riesco a lasciarmi andare? Non mi fido di lui, non riesco a fidarmi. Ho guardato le sue mail una volta, di nascosto le ho guardate e si sente con una che non mi convince per niente, e non me ne ha mai parlato di questa lo stronzo, non me ne ha mai parlato. Io ci ho provato a lasciarmi andare ma poi ho paura mi faccia soffrire come quell’altro e allora mi blocco e risulto fredda. Fredda e acida come mi dice lui a volte, fredda e acida –

Tiene il muso mentre parla, come si stesse sfogando con lui. Si aprono e chiudono le labbra carnose, rosa come un fiore a primavera, le labbra si aprono e chiudono in quel vortice di parole. Non sono quelle che voglio, non voglio assaggiare le sue labbra stasera.

- L’emozione è tutto nella vita, quando siete morti è finita, l’emozione è tutto nella vita, quando siete morti è finita – Vinicio Capossela mi passa per la testa

La vita stretta la fa sembrare fragile, la camminata incerta mi ricorda qualcosa, quella maledetta camminata incerta.

- Non credo ti debba far condizionare dal passato – dico – chi resta legato al passato presto rischia di restare senza. A furia di non vivere si volterà e alle spalle troverà solo un buco nero tra il presente e quel lontano passato. Bisogna creare sempre – dico io – bisogna creare sempre – dico io

Mi tiene la mano per un attimo, non è quella che voglio stasera, non è quella.

La guardo è penso che è stato bello incontrarla ma non le dico niente, si capisce che è stato bello incontrarla e vederla andare via, svanire così senza che niente abbia potuto sporcarlo quel rapporto. Niente era riuscito a sporcarlo. L’avevo incontrata ed era andata via. Il tempo di una passeggiata ed era andata via – Amore mio – penso e mi viene da ridere – Amore mio – penso fino a quando riesco a immaginare – Amore mio – penso e non rimane che una sagoma lontana.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Che bello poterti di nuovo leggere spesso!
Il mancato esercizio non ha pregiudicato la qualità del tuo lavoro. E come avrebbe potuto?
Grazie...

GandhiNews ha detto...

Ciao Sa Spo, come va? Quanto ti vorrei per la laurea, so che non puoi, porterò Luisa..Ti chiamo presto..

Anonimo ha detto...

Sono molto stanca e impegnata. Praticamente vivo in biblio e non faccio nulla a parte lavorare alla tesi e preoccuparmi. Che ci vuoi fa'...
Quanto vorrei essere a Roma, venire a sentire la tua discussione, gurdarti lì in piedi a parlare e incantare la commissione, orgogliosa di quello che hai fatto, di dove sei arrivato, di come ti sei riscattato (se mai qualcuno pensasse che ce n'era bisogno). Vorrei essere lì, ascoltarti e chiudere gli occhi per cercare di capire l'emozione che mi suscita questa scena e poi riaprirli, guardarti negli occhi e accorgermi che mi sorridi.
Ma non posso, dannazione! E' quasi impossibile. Ma ti penserò. E mi sembrerà di sentire la tua voce che espone il tuo lavoro, mentre mostri al mondo di cosa sei capace. E sorriderò felice.. perché questa volta la tua sarà una gioia immensa. E io sarò immensamente felice per te.
In bocca al lupo!