- Sei carino sai? Sei il più carino, belli li occhi, belli li capelli scuri, belli occhi – L’aveva già detto Belli li occhi, gliel avrei voluto dire ma avevo paura di sembrare scortese, non mi piace essere scortese.
- Mi piace ragazo italiano dolce belli occhi, li capelli, li occhi – mi diceva. Se chiudevo gli occhi mi sembrava di parlare con Gorbaciov
Era la più brutta della compagnia, c’era un’altra anche che non se la passava proprio bene certo, ma lei le batteva tutte anche con la luce soffusa – Pensa quando usciamo fuori sotto i lampioni – pensavo – e le avevo preso la mano un attimo – C’è scritto che è tardi e devo scappare – le avevo detto ed ero uscito fuori e senza voltarmi neanche una volta avevo attraversato piazza Navona e Campo de fiori e cercato la macchina per 40 minuti sul lungo Tevere – Vaff … - che non mi ricordo mai dove l’ho messa.
Non mi piace dormire con la televisione accesa, mi piace dormire in silenzio, anche la musica a un certo punto, anche se è bassa devo spegnerla , silenzio, non la sopporto proprio, arrivo al punto che mi sto addormentando e mi bussa la testa e allora devo spegnerla altrimenti non dormo. Non come Giulia che quando dorme mette i tappi nelle orecchie o come Ali che si gira e non la svegliano più le bombe o come Caty che – Non voglio Luca dai – o quell’altra lì, - Come si chiamava quell’altra? – Maria si chiamava, voleva dormissimo uno alla testa e l’altro ai piedi, anche dopo aver fatto l’amore, le piaceva così e basta, punto, niente discussioni, niente da fare.
Mi sveglio sempre con la pancia gonfia quando dormo con lei. Preferisco dormire io sul suo culo piuttosto che lei sul mio. Non so come fanno le donne, non fanno mai problemi, dormo sempre girato verso le loro spalle abbracciandole e non hanno problemi per tutta la notte o fingono forse - fingono - ed è per questo che la mattina a volte si voltano verso di me che sono verdi. Dolci Extraterrestri con lo stomaco in fiamme.
Una volta una ragazza francese aveva iniziato a mollare aria mentre mi faceva uno strip. Avevo fatto centinaia di chilometri per vederla, avevo immaginato quel momento per tutto il viaggio in treno. La desideravo da morire. Era uscita dal bagno dell'albergo con una vestaglietta vedo non vedo e mettendo il piede sul letto per fare la sexy le era scappata un po’ d’aria. Doveva essere ingolfata dall’emozione. Avevo fatto finta di niente, avevo guardato lo strip in apnea poi alla terza volta si era messa a piangere, aveva rovinato tutto – Putain de merd – aveva detto – putain de merd – e si era messa a piangere. - Ma dai su - le avevo detto, - ma che cazzo hai mangiato - le avrei voluto dire ma avevo paura di sembrare scortese, non mi piace essere scortese.
Non so se la amo, mi piace però guardarla negli occhi, quando ride e dice cose stupide e se ne vergogna mi piace, quando dice cose serie con la faccia ironica mi piace, quando si tocca i capelli mentre pensa mi piace oggi, mi piace.
sabato 21 marzo 2009
Strip teas
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