martedì 17 marzo 2009

Certe donne



Facevamo l’amore sdraiati di lato, da dietro potevo abbracciarla bene e lei ruotava il busto verso di me, e lei si voltava verso di me con il viso mi guardava e mi piaceva baciarla in quel modo. Se stava sopra di me sorrideva mentre faceva l’amore, sorrideva e si mostrava poi si abbassava e mi baciava labbra su labbra ed era bella, serenamente bella, magicamente bella mi sembrava mentre facevamo l’amore.

Noiose certe coppie le trovavo noiose, annoiate, rassegnate ad una convivenza forzata. Certe coppie si erano date tutto, consumate, certe coppie che non avevano mai smesso di guardarsi negli occhi – Il Mondo non bisogna mai perderlo di vista – avrei voluto dire – e il mondo che non bisogna perdere di vista, non basta guardarsi fissi l’un l’altro, bisogna guardare in un'altra direzione, insieme ma in un'altra direzione, il futuro bisogna guardare, con curiosità bisogna saper guardare il cielo, le nuvole, i formicai la natura tutta e fare progetti, nessuna coppia a resistito alla decomposizione dovuta alla noia, all’abitudine-. Questo avrei voluto dire a certe coppie che – Sono dieci anni che stiamo insieme – e le sere le passavano a sbadigliare, lamentarsi, - Stiamo bene così, noi stiamo bene – certe coppie che non sapevano rinnovarsi, uno voleva, l’altro sapeva solo lamentarsi di tutto – Non fai questo, non fai quello, sei così, sono stanco – e l’amore era finito da un pezzo in quelle coppie e gliel’avrei voluto dire e invece – Fanculo – che non sapevo risolvere neanche i miei di problemi.

-Se le conosci e ti avvicini ci stai provando – mi ha detto Giovanni – Se le conosci e non ti avvicini sei frocio o asociale – mi ha detto Giovanni – e allora non sono mai contente. Si lamentano ste cazzo di donne comunque ti comporti, qualsiasi cosa fai, non si sentono persone, donne si sentono e basta, prede, come bastasse un bel culo a fare una persona interessante – mi aveva detto Giovanni

-E tu perché ti ci eri avvicinato? –

-Lo sai che volevo scoparmela lo sai, ma anche se non avessi voluto avrebbe pensato lo stessa cosa. Sempre quello pensano e noi uguale insomma, se una donna ti sorride una volta pensi subito che è simpatica, se ti sorride due volte pensi che te la puoi portare a letto, è così che funziona. E allora il rapporto è malato, non c’è cura così, non può funzionare -. Dice Giovanni e si morde il labbro nervoso.


-Bisogna avvisarle subito. E’ così che faccio io, le prendo da una parte e le avviso Senti io non ti voglio scopare però mi stai simpatica e ho voglia di conoscerti dico, così dico e le cose sono chiare. Poi mi dovessi innamorare la avviso insomma, senti io mi sto innamorando che vuoi fare? Ti innamori pure tu di me o mi sfanculi? Di solito mi sfanculano ma almeno non possono dirmi che non sono stato chiaro. Ogni volta che chiami una donna per uscire la prima cosa che fa è chiamare le sue amiche ed avvisarle Mi ha chiesto di andare fuori, ma per chi mi ha presa? Dicono Mi ha chiamata per berci qualcosa, come mi vesto? Dicono Mi ha invitata a cena fuori, che dici la faccio la finta di pagare almeno o è poco educato? Dicono ed è questo che mi da fastidio porca miseria, mica prendono ed escono, telefonano, si consultano, si preparano, non si lasciano mai andare cazzo. Quelle che non hanno paura di sporcarsi il culo e si siedono ovunque, quelle mi piacciono, quelle che sanno che poi possono lavarseli i Jeans e che non urlano se il tacco dodici si incastra tra un sanpietrino e un altro, quelle mi piacciono -. dico

Piazza Navona e i suoi artisti e io e lui e le donne che ci passano accanto e un bimbo con la bicicletta e il padre che ne vuole fare un grande uomo – Devi andare senza le rotelle – dice – Senza le rotelle devi andare – e il bimbo che si sfascia in terra ma almeno il padre è contento che un metro con due ruote è riuscito a farlo. E il bimbo a sfaciarsi a terra, un metro e mezzo stavolta.

- Se ti piace diglielo – dice lui – Diglielo e sorridi – dice lui – Non esiste emozione a cui valga la pena rinunciare – dice Giovanni – Nessuna emozione a cui valga la pena rinunciare, negativa o positiva che sia – dice e cammina e piove. E piove sulle nostre teste calde, piove ed è incantevole e si sciolgono certi colori sotto la pioggia e si sciolgono certe tele sotto la pioggia e si decompongono come certe storie sotto un cielo di noia.

1 commento:

Anonimo ha detto...

la roba migliore era il bambino che sfascia in terra 2 volte in meno di 3 metri