martedì 31 marzo 2009

- Lucia si chiama, Lucia -



Avevamo deciso di giocare, non dovevamo più cercarci, mai più, il primo che avesse ceduto avrebbe dovuto fare qualsiasi cosa avesse deciso l’altro. Non avremmo fatto l’amore, se avesse perso lei avremmo dormito insieme, niente sesso, non potevamo far l’amore, io potevo, lei no e comunque non voleva – mai – aveva detto, solo dormire al massimo se avesse perso, abbracciati ma non troppo, non poteva lei e comunque ci saremmo incontrati in stagioni più calde, con la sabbia fresca la notte e la luna soltanto a illuminare il suo sorriso – sorridi amore che ti illumina la luna -.

- Possiamo fare l’amore – le avevo detto – sul tardi, in roulotte, dipende da come sei messa tu – le avevo detto - l'hai mai fatto in roulotte? No e comunque mai nella mia sulla spiaggia, poi sul tardi c'è silenzio, due birre e scendiamo in spiaggia, ci sarà qualche falò, quando sei stanca ti porto a dormire – le dico – se ti va prima di andare a dormire facciamo il bagno, l’acqua è calda a quell’ora, a notte fonda, è calda l’acqua. L’unico problema sono i buchi sulla sabbia, se facciamo l’amore in spiaggia dopo un po’ ci si ritrova dentro un fosso, l’hai mai fatto sulla spiaggia? –
- Stai scrivendo un post? – mi risponde ma non era quello che stavo facendo, stavo solo viaggiando con la fantasia, il post più tardi, dopo l’avrei scritto.


- Avrei freddo in spiaggia forse –
- Porto l’asciugamano – dico – facciamo il fuoco, non li bagni i capelli se vuoi, non li bagni – le ragazze non amano bagnarsi i capelli, fanno sempre storie per i capelli, pensano sempre al dopo, se fanno il bagno poi li devono asciugare, se escono prendono freddo, se mangiano ingrassano, se ti baciano la prima sera poi lui pensa male, quanti problemi si fanno le ragazze a volte.

- Al Momò andiamo – dicono – al Momò – e invece andiamo da un’altra parte in zona San Giovanni e se non mi ricordo il nome è perché non lo ritenevo così importante, non ho molta memoria o forse perché non l’ho mai letto il nome di quel ristorante. – Sei tu che sei stronzo – mi dice - che pensi che io – mi dice – che io arrivi dalla luna e possa guardare le persone dall’alto verso il basso e giudicarle senza conoscerle e criticarle forse, questo pensi, forse – e non è quello che stavo pensando.

Non ricordo mai i nomi delle persone appena conosciute, non ci faccio caso, non è distrazione, è che sono concentrato su altre cose, su altro mi concentro e a volte me li ricordo, altre no, ma non mi sembra poi così importante.

- Non è quello che sto pensando – le rispondo – non penso questo, è la confidenza e l’approccio che è sbagliato – dico – se tu rispondi certe cose, ecco, se tu rispondi in quel modo mi viene da pensare che ti metti al centro del tutto, in un dialogo a due il centro è diviso per metà, una non può occuparne una parte più grande dell’altra, si crea uno squilibrio – dico per la prima volta e non penso e la guardo e l’ascolto e vorrei ridere ma non lo faccio – E l’approccio che è impossibile – le dico, la condizione, la situazione – ci sono persone che si incontrano nel modo sbagliato e non esiste maniera di approfondire – dico e aspetto che risponda come risponde lei – Non è poi così importante che ci conosciamo – mi aspetto che risponda ma lo ha già detto ad inizio serata e non lo ripete, non ci casca e non lo ripete e sorride e sembra sincera comunque – sincera – potrebbe essere e abbiamo parlato e sembravamo normali, due persone normali che parlano io lei l'altra e qualcun'altro poi che aveva voluto dire la sua, tutti normali, ma sempre con sospetto mi guardava. Negli occhi lo leggevo, nei suoi occhi ma - non è così importante che ci conosciamo - e mi ero allontanato prima che lo ripetesse e rovinasse tutto.

Fumiamo una sigaretta prima di tornare a casa – Lucia si chiama – penso e scandisco bene il nome quando vado a salutarla, - Ciao LUCIA – dico e torno a giocare. Sento la sorellina e vado a dormire, - Sogni d’oro amore – dice e mi basta per dormire bene.

5 commenti:

Dò ha detto...

Freddo o caldo? E' un fatto soggettivo.
Chi lo dice che l'acqua è calda a quell'ora? L'unica volta che ho osato immergermi stavo per morire ibernata, nonostante i 25 gradi fuori dovuti al vento caldo.
Ma io sono un caso particolare...

Gandhi ha detto...

Ne conosco almeno un altro paio di casi particolari.. Ogni tanto passi.. ho sentito Lulu, l'8 sono parte integrante dell'isola, tu quando scendi? Mi manchi

Gandhi ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Dò ha detto...

Scendo il 9 e riparto il 14: il lavoro mi chiama...
Non vedo l'ora di riabbracciarti: finalmente potremmo farci una bella chiacchierata!

Gandhi ha detto...

Ci sono..