venerdì 9 maggio 2008

La grotta


Ho pensato a te. Non te l ho detto ma probabilmente qualche volta l hai capito dal tono della voce. Volevo dirti anche delle altre cose ma non ci sono riuscito e allora o virato discorso approfittando del vento favorevole sulla lingua umida e poco impacciata. Parlavo di stagioni ma pensavo a tutt’altro e per far in modo che non ti rendessi conto della mia distrazione ogni tanto ci mettevo un cenno con la voce in mezzo cosicché potessi sembrare attento. I pensieri s’intrecciano e si confondono senza logica, ma è proprio questo che succede a volte. Mi si accavallano i pensieri, poi mi sveglio lucido e mi rendo conto che non è male neanche quando si scorticano l’un con l’altro. Nessuno ha detto che la cosa non possa migliorare. Ma ci vuole del tempo. Impegno. Bisogna imparare. Ma a volte mi sembra proprio impossibile. O forse mi sembra bello pensare sia impossibile. Il caos. E’ un po’ come i bimbi quando affascinati da qualcosa sorridono all’improvviso e cercano di descriverla emozionati, senza respiro, con gesti semplici e grandi insieme. Son bimbi loro. Come guardare la televisione spenta e immaginarci dentro quello che ci si vuole. Che catastrofe. In tutto stò casino dimenticavo il motivo per cui mi ero messo a scrivere all’improvviso, che se sorridi tu.. sorride il mondo..

6 commenti:

Anonimo ha detto...

sogno o son desto?blog aggiornato..miracolo...grande gandhi:)))

Anonimo ha detto...

Grazie...

Anonimo ha detto...

PS=Complimenti per l'immagine. E, naturalmente, anche per il post.

Anonimo ha detto...

Il Gandhi che ho sempre pensato l'ho visto poco tempo fa in una pizzeria a scartare il mais dalla panna...con moglie in forma al seguito..

ti voglio bene swoz!

grazie per il post....

Anonimo ha detto...

Ma te vuoi fare il giornalista?
Manco lo spazzino ti farei fare...non sai usare un microfono x pc burriccu

Anonimo ha detto...

...manco un paio di giorni e aggiorni il blog!!! grazie gandhiii...bel post!
martu