sabato 7 febbraio 2009

Sara



Le torna in mente lui che era capace di schiuderle le labbra delicatamente con il naso e ne sente i brividi ancora e tiene la bocca leggermente aperta come fosse lì, nella penombra della camera colorata e ordinata in cui era distesa nel silenzio più assoluto.

- Cosa stai facendo ? – pensa mentre irrompe nella pace il ticchettio della grossa sveglia appesa al muro, accanto al poster in bianco e nero del bacio di due giovani ragazzi dall’aspetto gradevole.

Tiene la bambola in mano, la stringe al seno e respira profondamente. Sente le sue braccia possenti stringerla da dietro, poi un dito esplorarle il contorno del viso e scendere sul naso, sente la mano tenerle la testa, sente il profumo dei suoi baci, sente l’alchimia di quei momenti.

Ora che lui è rimasto ma solo nei suoi pensieri, ora che ha paura di aprire gli occhi e scoprirsi sola con la sua bambola stretta al seno, ora che la vita sembra non terminare mai, ora che il tempo sembra scorrere lento verso il nulla, si alza e passa una mano tra i capelli, gira nuda per la stanza, gli parla ancora, le sembra di sentire una risposta, posa la bambola e si siede nel letto.

Tic tic tic

Scandisce la grossa sveglia

Ora che niente sembra più come prima. Dio, l’imperatore dei cieli, Dio, l’inquilino dei piani alti, Dio, osservatore di impauriti peccatori non risponderà alle sue domande, farà spallucce ironico, come sempre – Cavatela da sola che il gioco è tutto qui – dirà tra il severo e l’ironico Dio – questo è il gioco – dirà Dio e farà spallucce.

Sarà apre le finestra guarda il cielo e impreca, torna in camera e ricomincia a sognare con spudorata menzogna quello che esiste ormai solo nella sua instabile memoria.

Foto di Raffaele Cabras www.mixyourshot.com

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Bellissimo...

Marta ha detto...

Bravo e bellissima la nuova pagina! :-D