domenica 18 novembre 2007

Di passaggio



A dirla tutta stavolta la cosa che avevo capito meglio era di non avere mai capito un cazzo. Tutte le volte che avevo pensato di aver capito, di aver scoperto, di aver vissuto, di esser morto prematuramente, di aver creduto, di non aver creduto in niente, di amare me stesso più degli altri o gli altri più di me stesso. Sospeso tra la paura di vivere e di morire avevo constatato piacevolmente che godevo da impazzire nel respirare profondamente l’aria che circolava nei polmoni. Ed era bastato un soffio perché mi fosse venuto il dubbio del perché fossi nato proprio sotto il segno degli esseri umani, dominatori incontrastati del pianeta terra. Non ero nato ragno né aquila, né leone nè gazzella, nè ranocchio né zanzara, né canna di bambù nè papavero nè erbaccia, né fico ne finocchio..degli ultimi due ne ero riuscito ad esser certo. E mi era venuto da sorridere al caso che m’aveva costruito a pennello l’illusione tutta intorno. Che ci fossero alcuni più potenti di altri, che qualcuno contasse più e qualche altro meno, e l’illusione di poter essere qualcuno a seconda della professione intrapresa, l’illusione di essere meno fortunato di chi poteva sembrarlo di più, l’illusione di poter creare qualcosa di duraturo, l’illusione di poter costruire quell’incredibile castello di sabbia che in un modo o nell’altro sarebbe comunque venuto a crollare. Che con l’ansia di arrivare non sarei arrivato da nessuna parte..ma in fondo neanche senza ..a seconda di che significato si voleva dare al termine arrivare. E quanto era bello guardarsi alle spalle e respirare quello che era stato..senza chiedersi cosa ne sarebbe poi stato un giorno..se non mi fossi più voltato. E davanti che ci si voglia illudere o meno la nebbia a coprire speriamo un lungo prato. Che gran giornata …

9 commenti:

Anonimo ha detto...

praticamente è bellissimo tutto ciò,ma non ho capito il soggetto,che poi può essere anche piu di uno,2,quanti ne vuoi,ora non ricordo con precisione scientifica l'analisi logica imparata alle elementari,ma so cmq che quando andavo a pranzo da zio Franco sbalordivo tutti indovinando tutti i complementi che venivano dopo il verbo,ma tutti tutti.Se non ci credi poi ti do il numero dello zio e lo chiami.

Anonimo ha detto...

A parte il fatto che io e la grammatica abitiamo in due continenti diversi, se vuoi ripetizioni consulta il sito www.lagrammaticapurepergliimbecilli.com! Fammi saper Ferruz

Anonimo ha detto...

Però che post....

Anonimo ha detto...

sei stato poco simpatico nei miei confronti.ora ti mando la serie aggiornata dell'enciclopedia "treccani",evitandoti la somiglianza con l'animale domestico, grammaticalmente parlando..

Anonimo ha detto...

E se invece scappassimo insieme?

Anonimo ha detto...

scappare?per poi essere ritrovati?no..si scappa solo se è per sempre,per fare impazzire i ricercatori..se nel mondo esiste qualsiasi luogo dove ciò è possibile,prepara le valigie che tra una settimana si partee..:))

Anonimo ha detto...

Potresti smp scappare a Milano... Ti nascondo io!
Cmq, se hai tempo fammi 1 sql stasera ke ti kiamo: sn in pausa...
Ti ho cercato alla wind ma hai il cell spento.
Kisses

Alessandro Bressan ha detto...

Si scappa senza di me?

Anonimo ha detto...

Si ma cerca di rispondere che è urgente brutta checca