giovedì 25 settembre 2008

E' lei il mio destino?


Non fumo. Accendo una sigaretta prima di entrare come faccio di solito. Lo faccio perché non so se mi piacerà l’ambiente e le persone che posso trovare. Alcune le conosco certo, ma è sempre un po’ più interessante occuparmi di quelle che non conosco, per pochi momenti, quando ho l’occasione. La accendo ed entro. Con la sigaretta in mano se mi dovessi trovare a disagio potrei far niente e la gente penserebbe che comunque sto facendo qualcosa. Poi se dopo un po’ di tempo non mi fossi ambientato potrei sempre chiederne un'altra a chi non conosco e con la scusa scambiarci due parole. Però non fumo, e il sapore della sigaretta mi fa tremendamente schifo. Allora subito dopo mastico una vigorsol o bevo qualcosa per levarmi quel retrogusto di caminetto che mi riempie l’esofago. Faccio un tiro ed entro. Qualcuno mi ha detto che una ragazza che m’aveva incrociato da qualche parte ha chiesto di me. Faccio un tiro e mi guardo intorno. Se ti lasciano e qualcuno ti dice che un’altra persona si è interessata a te pensi immediatamente al destino. Allora forse quel che è successo è successo per un motivo valido, per consentirti di conoscere una persona nuova che altrimenti non avresti neppure preso in considerazione. Ingoio catrame e mi guardo intorno. Forse incontrerò la donna della mia vita. Spengo la sigaretta e mangio una vigorsol. Non so mai dove spegnerla la sigaretta. Rimane sempre un po’ accesa e il fumo sale lento verso il naso di un Non-fumatore incallito. La musica aiuta a credere nel destino. La sigaretta e la birra mi fanno un pò più figo mentre credo a quel destino. La ragazza sulla poltrona è stupenda. La ragazza sulla poltrona è stupenda fino a quando non appoggia la lingua sulla lingua del ragazzo che le sta di fronte. Laura mi si avvicina e mi chiede una sigaretta – Mi avrà visto fumare entrando – penso mentre gli rispondo che le ho finite ma posso procurargliene una. Laura mi sorride e io chiedo a Fabio di offrirmi una sigaretta da dividere con lei. Mi guardo intorno in cerca del destino. Capisco di averlo davanti quando Laura mi chiede di andare a fumarla fuori la sigaretta. Fuori cè freddo. Fuori cè solo Freddo perché gli altri son rimasti tutti dentro. Dentro le luci son soffuse e io esco con il destino in terrazzo dove la luce renderà tutto un po’ più chiaro. Laura è il mio destino. Non è simpatica certo, non è carina certo, non è giovanissima certo: che destino di merda.

2 commenti:

Alessandro Bressan ha detto...

Dall'oro non nasce nulla , dalla merda i fiori...aspetta e vedrai, intanto concima...

Anonimo ha detto...

sante parole...