mercoledì 22 luglio 2009

Mezza Penna


Da lontano sembrava alta quanto un pugno, da vicino non cambiava poi tanto

Non che io fossi un gigante. Una ragazza, quando stavo con lei, mi diceva sempre che se fossi stato più alto si sarebbe sentita più protetta. Io mi chiedevo sempre – Protetta da cosa? – non avevo nessuna intenzione di fare la guerra con nessuno

Si era avvicinata, aveva soffiato sul ciuffo che le copriva l’occhio destro che in un attimo era tornato lì dove voleva stare

- Ecco. Finalmente ci conosciamo – e aveva soffiato sul ciuffo scuro che subito era tornato al suo posto – Io sono Mezza Penna, tu lo so chi sei, inutile che ti presenti, sono mesi che ti conosco –

Sorrideva a tratti, poi si faceva seria, era certamente buffa, mi piaceva e sentivo che il cuore me ne dava conferma

- Non pensi che dovremmo fare una passeggiata prima di fare l’amore? Chiacchierare, raccontarci qualcosa, tenerci la mano. E’ così che iniziano i rapporti no? Quelli seri intendo. Prima ci si scambia qualche parola, poi ci si bacia, tu mi spogli, facciamo l’amore e stiamo insieme tutta la vita. O avevi altri progetti? Avevi già progetti per il futuro?

Mi veniva da ridere, lei aveva soffiato sul ciuffo che era come sempre precipitato nuovamente davanti al suo occhio destro

- Perché non li leghi? –
- Perché dovrei? Io ti ho per caso detto di camminare più piano o più veloce o di sculettare o di assumere un’aria da macho? –

Avevo riso ancora. I pantaloncini corti, la canottiera nera e una collana a scivolare in mezzo al seno. I capelli lunghi e neri, il naso alla francese, le guance rossastre e il ciuffo davanti all’occhio destro. Mi sembrava bellissima. Minuta certo, ma avevo sempre avuto un debole per le miniature di donna.

- No, non ho nessun’altro progetto per il futuro –

Avevamo passeggiato sotto gli alberi della pineta e lei mi aveva raccontato di se guardandomi a momenti con gli occhi tondi e grandi e vispi, poi mi aveva teso la mano – Questa ora possiamo darcela – e aveva continuato a parlare – la mano se la possono dare anche due amici, noi che abbiamo deciso di passare la vita insieme quindi..-

Non l’avevo mai vista prima e mi sembrava di conoscerla da anni, come un’altra volta, avevo lasciato che quelle sensazioni si impossessassero di me e mi ero lasciato andare

- Forza, prendiamo la tua macchina, voglio fare l’amore in un posto diverso da dove abbiamo passeggiato. Così avremo due paesaggi di cui parlare nei nostri ricordi, due luoghi importanti, uno prima, l’altro dopo aver fatto l’amore –

Decideva tutto lei, era così buffa, sicura di se, divertente, divertita dalla vita, così, come l’avevo sognata. Mezza Penna si faceva chiamare. Aveva soffiato sul ciuffo che era precipitato ancora sopra l'occhio destro, aveva tolto la canottiera - Che aspetti? -

Era così, come l'avevo sognata..

2 commenti:

Anonimo ha detto...

ma che gente sta girando al chiosco?

martu

rutto ha detto...

la domanda è : che droghe usi ?
che le voglio pure io