lunedì 13 luglio 2009

Mmm Cherì






Ci fermiamo in spiaggia, in questo lido che puzza di creme abbronzanti e sembra una delle spiagge di quelle riviere del Nord che sempre abbiamo odiato quando stavamo nella penisola. Uomini neri come africani e lucidi come pentole appena comperate e donne nude fino al possibile, con fili di plastica che spariscono chissà dove e musica da discoteca e acqua ghiacciata in questo angolo di terra. Mmm c’est pas possible mon Amour

Boschi di ginepri e massi e terre umide di pioggia e asfalto fuso e cinghiali e capre e agnelli abbiamo incrociato con la nostra Jimmy e droghe e alcol e medicine a cazzo di cane con in testa l’ex fidanzata ora sempre fidanzata, solo con un altro, solo questa è la differenza.

Se solo riuscissi a resistere quando mi passa davanti con quel costumino bagnato, se solo smettesse di sorridermi, di guardarmi in quel modo, di tenere due dita sotto il laccio del bikini mentre mi parla mmmmMon Cherì

Acqua gelida e trasparente come il suo costume, torniamo indietro dalla nostra passeggiata.

Io mi ricordo che certi giorni, quando la guardavo e sapevo che non sarei mai diventato un uomo, quando la guardavo e sapevo che una donna ad un certo punto lo vuole un uomo, vuole che quello che ha accanto possa sembrare un cucciolo di uomo diventato adulto, che dia l’impressione di saper cacciare, di sapersi difendere da solo, io mi ricordo che in quei giorni lo sapevo che non avremmo diviso la noia di un rapporto duraturo insieme.

Sarà l’estate, il mare, sarà la musica stanotte ma non riesco a togliere lo sguardo dal suo viso e dal suo culo, secondo che lato mi offre.

Ah lo so che non sono un uomo, che non lo diventerò mai, che quando racconto dei miei 28 anni mi guardano strano. Ah no che non sono in grado di affrontare la serietà di certi argomenti, ah lo so che non ho una fidanzata, un lavoro come si deve, una casa come il tuo lui, che non le so risolvere certe questioni, sembrare adulto vicino al tuo giovane anziano. Maledetta maturità che non arriva, quando imparerò a incazzarmi per il lavoro, per lo sportello dell’automobile graffiato, quando inizierò a vestirmi Just Cammelli, frequentare le Maldive, certi locali di certi posti. Quando imparerò a parlare di argomenti che ho letto cinque minuti prima per mostrare agli altri la mia immensa cultura. Mmm

Io la guardo e lei mi guarda ed io la guardo.
Lei mi guarda ed io la guardo e lei mi guarda poi schiude le labbra dolcemente
– Tu menerve –
Che poi è la stessa cosa che potevo dirle io, se solo non m’avesse anticipato. Ridiamo, io la guardo, lei si avvicina

– Oh c’est possible? Lucà? –
- Oh me oui je suis Lucà – ride

Che poi lui, il suo compagno dico, il ladro del suo cuore poi, neanche mi sembra così contento di vedermi. Allunga la mano, la stringe forte, ma così forte che quando la molla la scuoto un paio di volte per riattivare la circolazione. Io lo guardo e lui mi guarda ma non abbiamo un cazzo da dirci, allora gli sorrido dolcemente e lui la prende come una provocazione. Sgancia un destro mi butta a terra poi s’allontana. Sento il sangue sul labbro, sento caldo il sangue bagnarmi la lingua. Io la guardo, si allontana con lui, andando via mi offre la sua parte migliore, si gira e mi sorride Mmm Cherì j’ador..

2 commenti:

Unknown ha detto...

MMmmmmm j'adooooooore toujours autant lire ce que tu écris :-)

Ophé

Gandhi ha detto...

Amore ;-)..