mercoledì 20 maggio 2009

Io non lo tradirei mai


- Scrivi bene si, scrivi bene ma ci vogliono le palle per fare questo mestiere, per alzare la testa ogni volta che chi ti sta sopra vuole esercitare il suo potere su di te, vuole sentirsi ancora più importante, vuole vedere la paura sul tuo viso –

- eeeevaffanculo – penso – maaavaffanculo – penso - a questi giornali schiavi del potere. Volgari imitazioni di quello che dovrebbe essere un giornale, burattini al servizio di chi li gestisce. Niente di più. Schiavi questi giornalisti, schiavi di un mestiere che non esiste più – penso e tiro la penna come fosse un sigaro e aspetto che mi mandi un messaggio la ragazza di ieri. Mora, capelli corti, carisma e occhi di passione, quella ragazza che ieri ha rubato il tempo della mia notte.

Non squilla il telefono stasera, non squilla e mi sento triste e vorrei lo fossero le persone che incontro per la mia strada – Che cazzo avete da ridere – penso – che cazzo ridete mentre soffro le pene della passione. Solo. Solo come mi trovo in questa calda notte di Maggio. Roma infuocata dal sole, io dalla passione – dove sei Zingara di una notte? Dove ti ha portato l’istinto questa sera? – chiedo a me stesso e a chi incontro, silenziosamente lo chiedo, con gli occhi lo chiedo. Nessuno si cura di me, nessuno a San Giovanni si chiede che problemi possa avere un pirata sardo in cerca di emozioni per le strade della Capitale.

Mi chiama Alice, la cameriera Alice vuole uscire con me stasera che tanto – Lui non c’è, è fuori per lavoro – dice – e poi è un po’ che non ci vediamo – mi dice – e dato che lui è fuori – mi dice

Scorre la città eterna, scorre alle nostre spalle mentre il motorino litiga con i sanpietrini - Maledette trappole per centauri e donne coi tacchi alti - Quando facciamo l’amore io e Alice. Le volte che lo facciamo lei ha sempre una buona parola per il suo uomo di sempre

– Sai io non gli farei mai del male, ho molto rispetto – dice mentre lascia scivolare i pantaloni nella mia casa nuova di San giovanni
– Quanto rispetto – dico – lo sento il tuo rispetto – dico – si tocca quasi – dico mentre fa scivolare le mutandine sul pavimento appena lavato della mia nuova casa di San Giovanni in Laterano Alice.
– Non capisco quelle zoccole dice – quelle zoccole che stanno con uno e..sai cosa intendo no? – dice Alice mentre con una sola mano – Ma come cazzo fanno? – con una sola mano slaccia il reggiseno color bordò motorino mio – Ma come cazzo fanno – penso – a slacciarlo così velocemente – penso mentre avrei altro a cui pensare a dirla tutta – ad altro dovrei pensare in questo momento –


Una volta. Una volta che proprio non riuscivo a slacciarlo per non fare la figura dell’imbranato le avevo detto che – è bello un po’ di mistero – avevo detto – se resti tutta nuda non c’è niente da scoprire – avevo detto. Solo Dio sa quanto avrei voluto prendere una tanica di benzina e bruciarlo quel reggiseno quella notte. Lei mi aveva guardato come un pirla – ecco ci vuole un attimo – mi aveva detto e avevamo fatto l’amore senza mistero per quella notte, niente mistero tutto scontato, quanto mi era piaciuto per una volta che tutto fosse così scontato.

Quando abbiamo finito di fare l’amore io e Alice, appena finiamo ricomincia a parlare di lui. Dei loro progetti, dei figli – Dove lo ritrovo uno così? E poi è fedele sai? Sono sicura non mi tradirebbe mai – dice Alice mentre si infila le mutandine nella mia casa nuova nei pressi delle Terme di Caracalla – Boh? – penso – ma che erbe prende? – penso ma è simpatica Alice. Adora i gatti e gli animali e pochi altri esseri viventi oltre al suo amore, l’amore che non tradirebbe mai, quello di cui parla in ogni attimo, ogni secondo, anche mentre si toglie e infila le mutandine nella mia nuova casa nel centro della città eterna.

Poi fumo tutta la notte, fumo dal caldo.

4 commenti:

Dò ha detto...

In realtà ti ricordavo come uno slacciatore di reggiseni molto abile...

Anonimo ha detto...

...e meno male che vi conosco entrambi: doooo ma che scrivi??? lu ma che erbe stai prendendo???bacione

martu

Gandhi ha detto...

;-) hihi Dò lo sai che Raffaele ti ammazza e mi ammazza e non nè ha motivo vero?

Dò ha detto...

Mi riferivo all'episodio da Pietro: attraverso la maglia e con una sola mano. Se non è maestria questa...
A Raf glielo dico sempre: gli ho anke detto di farsi dare lezioni ;-)