venerdì 15 maggio 2009

La cintura Just Tritolo




A Campo de Fiori oltre al Ferro c’è sempre anche l’altro ragazzo di colore che infila il dito nel culo del cane per fargli alzare la coda. E’ comunque meno nero del Ferro, maldiviano di Catania raccolto a Prati in una serata difficile e portato a vagare per il centro della città eterna a vedere – come vivono i pirati italiani -.

Scrivo per me a volte, per scrivere scrivo, per vomitare senza sporcare a terra scrivo amore, certe volte.

Noi pirati, arrivati da mari lontani e diversi, non abbiamo una metà da raggiungere, cavalchiamo l’oceano di Piazza Navona per il gusto del navigare insieme, pirati uniti da un’unica grande passione. – Una visione ormai, più che una passione –

Scrivo per ridere amore, dopo piango certe volte, resto serio, sorrido a volte. Scrivo senza pensare, sono le dita che volano sulla tastiera, libero il pensiero, nessuna gabbia quando scrivo, a volte soltanto, se proprio non voglio ferire.

- L’ ultima donna con cui sono stato mi ha chiesto di capirla, un po’ come la prima – dico – io mi ci sono impegnato per capirla, mi ci sono impegnato a fondo, ma come con la prima non ci ho capito un cazzo – Impossibile capirle certe donne, vivono incelofanate nel loro mondo certe donne e aspettano qualcuno trovi il coraggio di spogliarle di quella pellicola che le divide dalla vita.

Io lo guardo – per carità bello sei bello però respira che anche se ti spettini almeno poi puoi raccontarlo a qualcuno – penso. Movimenti lenti e controllati per il bello del Bloom, offre una spalla alla platea, sistema il ciuffo, poggia il braccio sul banco, finge una risata intelligente guardando il vuoto poi butta lo sguardo sulla sua preda. – Lui si che è bello. Se continui a non respirare e muori ti imbalsamiamo e ti usiamo come appendi abiti – penso

Scrivo certe sere prima di andare a dormire. Mentre la luna si sposta per accogliere il sole scrivo, butto la merda che c’ho in testa e vado a dormire leggero a quell’ora.

Mi guarda un po’ schifato il bello del Bloom. – Se solo avessi queste braccia – dice con lo sguardo – se solo Dio fosse stato più generoso con te – pensa – se solo potessi avere la mia cintura Just Cavalli con il marchio due metri per tre in vista che da sola occupa mezzo locale –

- Se solo la potessi avere pure io una cintura così grande – penso – piena di tritolo – penso – mi sacrificherei volentieri – penso – coglione – penso e gli sorrido in un cenno d’intesa a cui non risponde. Poco socievoli certi adoni del Bloom.

- Scrivo perché quello rimane Amore, quello sono sicuro che rimane, solo quello, Amore – penso prima di accucciarmi nel divano. Dormo nel divano stanotte, per cambiare, mi piace cambiare, dormire scomodo e svegliarmi indolenzito. Noiosa la comodità a volte, troppo noiosa – Sogni d’oro – dico e svengo.

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