domenica 31 maggio 2009

To be continued



Una bimba di un paese caldo. Una calda bimba di un paese lontano mi ha raccontato la sua storia in una notte di primavera bollente e mentre i tram ci passavano accanto fumavamo trinciato e guardavamo le luci delle macchine bianche e rosse come il tramonto. Meraviglie strappate alla natura quei colori nella notte.

Lei mi chiede che cos’ho e sorrido – Hai visto quanta gente? – dico – Hai visto quanto è starno oggi? – e mi sorride come ogni volta che cambio discorso, come ogni volta che vuole parlare di cose serie e non mi va, come ogni volta che sento il vento e lascio che la barca vada dove deve andare, come ogni volta che non cerco di cambiare direzione.

E non è che non voglio rispondere, ci saranno altri momenti, altri momenti ancora per rispondere ad ogni domanda, di solito le faccio io, di solito me le faccio da solo le domande.

Le passo la mano tra i capelli ma non vuole la bimba non vuole proprio che le si tocchino i capelli e mi prende la mano e alcuni mendicanti lottano con la fame accanto a noi, non con la monotonia certamente. Con la monotonia ci sta convivendo il ragazzetto con la Porsche sulla strada accanto. Braccio fuori dal finestrino, occhiali da sole in testa, portafoglio gonfio e un cazzo da fare per il ragazzo che da venti minuti guarda le ragazze passare dall’abitacolo della sua macchina. – E se non avete una moneta o un gelato o un panino – ci dice il mendicante - almeno una sigaretta datemela – che una vita senza vizi e come l’amore con il preservativo certe notti, come l’amore con l’impermeabile gli sembra questa notte senza sigarette al nostro mendicante della nostra piazza e chissà cosa chiederebbe a Dio se stanotte potesse esprimere un desiderio – Una pizza – gli chiederebbe e buonanotte Dio che a domani ci si pensa al risveglio, al domani ci si pensa domani Dio.

Il Capitano cresce a pane e storie di una sera. Storie di passeggiate lungo la città eterna e storie di chiacchierate e discussioni e amori mancati e amicizie cresciute. Il Capitano cresce è sbarca sulla riva dell’Isola che c’è insieme ad una ciurma di una ventina di Pirati affamati della sera..il Capitano ringrazia sentitamente tutta la ciurma..senza di loro l’isola non l’avrebbe mai potuta conquistare..E ancora..Buona navigazione a tutti..to be continued..

1 commento:

Anonimo ha detto...

it will always continue...