venerdì 8 maggio 2009

Isole pirati e zingare..


Non troppo tempo fa in una città di storia e sangue e gloria, in una grossa città capitale anche della mia isola, non troppo tempo fa in quella città ho incontrato una ragazza e cortesemente lei, molto cortesemente e gentilmente mi ha fatto assaggiare le sue labbra e cordialmente mi ha aiutato a slacciare un reggiseno che sembrava saldato e mi ha concesso di conoscere i suoi seni prima uno e poi l’altro e insieme anche me li ha presentati e quando stavo scendendo a conoscere anche il resto, proprio in quel momento quella ragazza mi ha guardato negli occhi un attimo, ha messo il reggiseno nella borsetta, ha infilato la maglietta si è alzata ed è andata – un attimo in bagno – mi ha detto. Sto ancora aspettando che ritorni.

Una volta una ragazza, una femmina di uomo in vacanza sulla mia isola, sulla nostra isola quella ragazza mi ha parlato di posti meravigliosi visitati con altri uomini e mentre mi parlava sulla spiaggia della nostra isola, quella ragazza avvicinava le sue labbra alle mie ed eravamo sudati e sentivo il sapore della sua bocca senza averla mai assaggiata e mi sembrava potessi farlo da un momento all’altro. Un mio compagno, quella volta, un pirata di quella terra antica e gustosa che e' la nostra isola, un mio compagno è arrivato proprio quando eravamo così vicini che già non riuscivo a controllare le mani, da quanto eravamo vicini già avevo la mano tra i suoi capelli ed è arrivato e qualche giorno più tardi mi ha raccontato che – scopa benissimo – mi ha detto quel pirata della donna che avevo voglia di baciare io quella notte, su quella spiaggia, sulla nostra isola.

Quella ragazza, quella che si è alzata per andare un attimo in bagno l’ho incontrata poco tempo fa – Hai fatto pipì? – mentre con una mano stringeva la mano di un ragazzo alto e grosso come una montagna, - Quanta pipì – le ho detto e non mi ha neanche risposto.

Una volta si che ci sono stato, una volta ci sono stato con una di quelle donne alte ed eleganti e perfette nei loro movimenti controllati e studiati la sera davanti allo specchio prima di uscire.

Una volta ci sono stato e la sentivo l’invidia delle persone che mi guardavano, miracolato da Dio accanto a quell’essere meravigliosamente bello e affascinante. E se solo avessero saputo quelle persone, se solo avessero saputo quanto mi annoiava quella perfezione e quell’eleganza e quell’attenzione ad ogni gesto ed ogni parola e quanto ho pensato alla mia Zingara in quei momenti, alla mia zingara così magicamente semplice la mia zingara semplicemente imperfetta e sorridente e gioiosa e attaccata alla vita, meravigliata dalla vita la mia zingara.

Amava far l’amore in ogni posto la mia zingara, in spiaggia, in acqua e sui tavoli di marmo d’estate all’aperto, quanto sono freschi i tavoli di marmo d’estate sotto il sole incazzato d’agosto, e i pavimenti tutti e i bagni e le poltrone e i divani amava la mia zingara e le scale per salire a casa e la macchina ovunque fosse parcheggiata in qualsiasi posto in qualsiasi momento l’amava la mia zingara.

E io pirata della mia isola, io pirata in cerca di nuove storie, io pirata del mondo con il cuore nella mia isola ho deciso di vagare per altre terre e navigare altri mari e affrontare le tempeste con la mia nave in cerca di una zingara che voglia conquistare un isola da vivere insieme a me..io la zingara e la nostra isola..

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Perche non:)

Anonimo ha detto...

leggere l'intero blog, pretty good

Anonimo ha detto...

La ringrazio per Blog intiresny