venerdì 31 ottobre 2008

La madre dei miei figli



Quando l’avevo conosciuta già parlava un sacco. Avevo avuto poche ragazze che parlavano un sacco. Alcune parlavano ed era come fossero pesciolini in un acquario, le guardavo ma non sentivo un cazzo. Alcune parlavano e le sentivo e avrei voluto fossero pesci rossi in un acquario. Che carine, in un acquario, sarebbero state carine. Stefania un giorno mi aveva lasciato dicendomi che non mi amava più.

– Perché? - le avevo chiesto
– Perché ti ho tradito – mi aveva risposto sorridendo
– Con chi? – ero riuscito a dire con due litri e mezzo di saliva incollata alle tonsille
– Con una persona che conosci bene – e aveva allargato le labbra mostrandomi denti bianchi e ben disposti
Puttana – mi era scappato ed ero caduto in depressione convinto di aver perso la donna più importante della mia vita – Vai a farti scopare da quell’altro – avevo aggiunto convinto questo potesse farle cambiare idea. Invece ci era andata davvero e non se ne era affatto pentita.

Le donne sono delle grandissime rompiballe fino a quando non ti lasciano e diventano all’improvviso esseri perfetti con cui vorresti circondarti di figli

- Non la sopporto più, non mi importa di lei, mi voglio divertire, sono giovane – e poi ti lasciano e ti senti morire. Respiri, ti riscopri Buddhista a momenti, poi la richiami con una voce struggente
- Amore torna, io ti amo, non vivo senza te – dici umiliandoti
- No – ti risponde
- Puttana, vai a farti scopare da tutti gli altri – ricalchi pensando di farla sentire in colpa mentre lei lo fa e ne va pure un po orgogliosa.

Mi accingevo a riprendermi mentre tori e stambecchi invidiavano il carico che mi portavo sulla testa.

Quando l’avevo conosciuta già parlava un sacco. Mi aveva raccontato dell’America, della Spagna, di Londra e del suo gruppo. Lei mi raccontava e io mi avvicinavo seduto sul divano spostandomi pian piano come avessi una cicala dentro il culo. Mi avvicinavo piano piano e quando la mia gamba sentivo sfiorare la sua già stavo meglio. L’avevo baciata quando la cicala dentro il culo mi aveva messo in una posizione tale che o la baciavo o sembrava avessi problemi seri alla spina dorsale. Tra le due cose avevo preferito baciarla e lei non aveva battuto ciglio. Avessi baciato il muro mi avrebbe dato più soddisfazione. Aveva approfittato del bacio per riprendere fiato e avevo ricominciato il discorso esattamente dal punto in cui l’avevo interrotto.

- Scusa l’interruzione – avevo pensato sfiorandomi il naso un tantino imbarazzato

Una volta, mentre facevamo l’amore lei mi aveva chiesto di passarle il cellulare che non aveva inserito la suoneria. Quando mi aveva lasciato avevo pensato ugualmente di aver perso la madre dei miei figli. Eppure non mi facevo.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

eheheh
ecco xke hai messo la foto in bambino di colore....
eh va bhe ti hanno fregato di nuovo...
ti porto in vacanza con me che quelle non ti fregano...

Gandhi ha detto...

;-) Minchia giovà non pensavo ci arrivassi alla storia del bambino di colore..

Anonimo ha detto...

eh lo so sono sottovalutato...
pero tu 6 bianco tua moglie era bianca....
secondo i miei calcoli;
bianco+bianco=nero

i conti non tornano ehehehehe

Anonimo ha detto...

Geniale! Un esempio perfetto di come dare della tr... in modo molto elegante!

Complimenti ga

Gandhi ha detto...

Ah conad me manchi